Fa silenzio quando puoi e il tuo cuore i tuoi sentimenti fioriranno.
Spazi di silenzio nell’arco della giornata che non siano soltanto fuga o nascondiglio dai guai e dai disagi.
Un silenzio vero, il corpo in cerca di tranquillità, distacco e la ragione che incontra il candore della pace.
La mente di superficie produce un chiacchiericcio ininterrotto, simile ad un motore che per tutta la vita muove incessantemente rotelle cilindri e pistoni producendo un fastidioso rumore e gas di scarico inquinante, pensieri ed emozioni a basse frequenze.
Non vi è in noi alcuna colpa, è la nostra natura umana.
Possiamo però osservare tali meccanismi automatici della mente di superficie e allenarci a correggerli con più presenza e consapevolezza.
Mi rendo conto, porto l’attenzione a me alla azione di questo istante, al respiro al corpo alle emozioni ai pensieri.
Porto l’attenzione all’esterno, all’altro e a ciò che accade attorno a me.
La mente di superficie in quel momento non è più in balia di pensieri automatici, è presente, magari per brevi periodi ma sta imparando ad essere consapevole, un cammino che dura tutta la vita.
Il silenzio la meditazione la preghiera andranno ad influire sulla mente profonda attivando uno stato di pace interiore.
Lo stato di mente profonda si raggiunge e mantiene soltanto dopo che la mente di superficie è nella condizione di quiete e presenza.
E vero siamo in grado di mantenere coscientemente lo stato di mente profonda soltanto per brevi periodi ma lì in quella condizione ricompongo parzialmente il mio essere frammentato in vari IO, sto bene, incontro me stesso, i pensieri e le emozioni si placano, apro porte e scenari nuovi e inaspettati.
Richiede un po’ di tempo, la giusta intenzione e senza pretendere nulla sarai sorpresa di osservare ciò che la tua mente profonda può apportare alla tua vita grazie al silenzio alla preghiera alla meditazione.
C’è un modo per imparare a fare silenzio pregare meditare:
é fare silenzio pregare meditare, farlo con desiderio un po’ ogni giorno, per gradi un passo dopo l’altro senza rincorrere alcun obiettivo né aspettativa.