Per primo devo scoprire quali sono le mie zavorre, qual è il nucleo interiore distruttivo separativo, quello per cui sono preoccupato, in ansia.
Lo strumento principe è aprire occhi e orecchi a ciò che accade fuori da me e dentro di me, ovvero portare attenzione e consapevolezza in me e all’esterno.
E un lavoro che va fatto nel tempo con perseveranza umiltà e possibilmente con l’aiuto di qualcuno che sappia sostenerti.
“Nessuno ci ha educato a guardarci dentro, a guardare le ferite, le sensazioni negative, i vuoti, le disarmonie, le carenze.
Nessuno ci ha detto che abbiamo il potere dell’auto-guarigione.
Anzi il compito di sanare tutte le disarmonie interne: è la nostra missione.
Abbiamo il potere di farlo.
Se ci guardassimo con occhi amorevoli, non ci lasceremmo nel dolore.
Vogliamo tanto curare gli altri e poi lasciamo la nostra casa interiore piena di dolore.” dal web, Metodo StudiAmo le energie sottili.
Quelli che seguono sono solo degli esempi per scoprire le zavorre personali radicate in profondità.
Inizia considerando le emozioni di paura, tristezza, rabbia, piccole ossessioni, atteggiamenti compulsivi, dipendenze, credenze, evitamenti, ovvero ciò che eviti per paura, per il timore di uscire dalla tua zona confort/sconfort.
Riduci stili di vita nocivi, vivi in modo sostenibile per te, per chi ti sta intorno e per l’ambiente.
Rendi sano il tuo corpo, piacevole la tua vita, bella la tua anima.
Non paragonarti a nessuno e non dare forma a paragoni tra persone.
Non contraddire non polemizzare non cercare di avere ragione a tutti costi.
Non giustificarti non dare eccessive spiegazioni non cercare costantemente approvazioni altrui.
Dire talvolta dei no ti definisce, ti fa essere sincera e fedele a te stessa.
Non farti troppo condizionare e neppure convincere, sii attenta e prudente nel discernimento.
Non giudicare. Il giudizio è valido ed efficace per una scelta una azione una decisione ma non per il gusto di criticare.
Nel momento in cui smetti di giudicare, di alimentare credenze e convinzioni avrai fatto dello spazio per la pace interiore.
Non farti dominare dalle credenze e convinzioni e non identificarti in esse.
La maggior parte delle tue convinzioni e credenze sono di scarsa consistenza ma tu le consideri vere, concrete e dai loro eccessiva importanza.
Ti danneggiano e ti impediscono di uscire dalle varie gabbie che hai costruito attorno ad esse.
Il criceto chiuso nelle sue grate gira di continuo nella piccola ruota, il suo mondo, e anche se si aprisse la porta, dove andrebbe, cosa farebbe? Attenzione a non essere così!
Affronta ciò che non ti piace, ciò che ti fa paura, altrimenti tali ombre continueranno a seguirti e a perseguitarti.
Ricorda che la vita ci ripropone di vivere le esperienze fino a quando non le abbiamo ben comprese accettate o superate.
Prendi in considerazione una buona dose di distacco dal passato, dai modelli di vita vecchi logori e almeno in parte dalle pressioni e influenze della famiglia, della società, della tua fede e dell’ambiente in cui vivi e hai vissuto.
Lo schedario interiore in cui hai raccolto e conservato condizionamenti, rinunce e asservimenti provoca notevoli blocchi e fastidi fisici e mentali.
Poco alla volta renditene conto, riduci, liberatene.
Ti auguro la liberazione dai tuoi pesi e dalle tue illusioni.
Ti auguro la liberazione dal nemico che porti dentro e non sai di avere.
Porta luce dove non c’è.